Alla fine la soluzione si è trovata vicino casa, come avevamo auspicato anche dalle pagine di questo quotidiano, quando sembrava che l’unica possibilità di salvezza fosse riposta in un fondo maltese. Ed invece, Melegatti potrà continuare a produrre prodotti dolciari grazie all’intervento del gruppo Hausbrandt Trieste 1892, un soggetto imprenditoriale con 500 addetti e 98 milioni di fatturato nell’anno appena terminato. Soprattutto, un soggetto che conosce il settore, visto che opera, fra l’altro, nell’alta pasticceria. Ci sono quindi tutte le premesse affinché si concluda positivamente una vicenda salita agli onori della cronaca grazie all’impegno delle maestranze che, pur in condizioni oggettivamente difficili, sono riusciti a garantire la produzione natalizia del noto pandoro veronese. Che la proposta del gruppo triestino sia seria si evince dalla disponibilità a definire entro il 7 marzo una proposta di ristrutturazione del debito.