di Caterina Mangia

Non un ricordo lontano, ma una realtà ben presente e radicata.
Questa la percezione che gli italiani hanno della mafia secondo un sondaggio di Demos pubblicato sul quotidiano la Repubblica: per un cittadino su tre, Cosa Nostra non solo è ben lungi dall’essere stata sconfitta, ma è ancora «più forte rispetto a 20-30 anni fa». Secondo un ulteriore 46% dei cittadini, inoltre, “tutto cambia perché nulla cambi”: l’influenza della Piovra sarebbe rimasta invariata rispetto all’epoca del sangue e delle stragi.
A cambiare, nella percezione degli italiani, è la sua distribuzione geografico-territoriale della mafia: quasi la metà dei cittadini, il 47%, ritiene che sia cresciuta e si sia espansa molto più al Nord che al Sud, e quasi per nulla nel Centro; in particolare, per il 57% degli italiani è il Nord-Ovest, con l’asse Milano-Torino-Genova, la zona in cui la mafia “rigoglierebbe”, mentre il 50% ritiene che si allarghi anche al Nord-Est.
In questo quadro, che ben poco ha di roseo – meno di due italiani su dieci percepisce la presenza mafiosa in diminuzione – l’unica nota positiva è che soltanto il 10% dei cittadini percepisce la diffusione dell’organizzazione criminale in crescita nel contesto in cui vive.
Per quanto riguarda l’elettorato, a percepire con maggior forza l’espansione della mafia è chi vota la Lega, con il 43% di persone che avvertono la sua crescita; a seguire la base del Movimento 5 stelle: il 38% dei sostenitori sente la gravità del fenomeno. Più ottimisti coloro che sceglieranno Forza Italia: è il 29% a percepire la forza e l’influenza mafiosa sul Paese.