Non prima del 2018. La vice-presidente della Cdu, Julia Kloeckner, ha ammesso che i negoziati per la formazione del nuovo governo tedesco potrebbero non iniziare prima dell’inizio del nuovo anno. Il motivo? Il leader della Spd, Martin Schulz, ha annunciato di voler interrogare la base del suo partito al prossimo congresso – la convention dei socialdemocratici si terrà tra due settimane –, su un’eventuale adesione al prossimo governo. «Dopo ci sarebbe soltanto una settimana, prima della pausa invernale», ha osservato Kloeckner parlando all’emittente televisiva Ard. Non c’è fretta, comunque: «L’accuratezza viene prima della velocità», ha concluso. Come si è arrivati a questo punto? I negoziati tra Csu-Cdu, Verdi e Fdp per la formazione di un nuovo governo sono naufragati la settimana scorsa. A nulla sono valsi due mesi di trattative: le elezioni si sono tenute il 24 settembre. Dopo l’appello del presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier – «Mi aspetto che» tutti i partiti «siano disponibili al dialogo per formare un governo in tempi vicini» –, i socialdemocratici hanno deciso di sedersi al tavolo delle trattative. Adesso non rimane che trovare un accordo. E non solo per il bene dei tedeschi: «L’Europa ha bisogno di una Germania forte e non solo di un governo che mandi avanti gli affari correnti», ha osservato la cancelliera tedesca Angela Merkel.