Per Angela Merkel le elezioni anticipate sarebbero un’alternativa «preferibile». Nonostante le pressioni del presidente della Repubblica tedesca, Frank-Walter Steinmeier, il quale ha esortato i partiti a formare un governo dopo il fallimento delle trattative tra Cdu/Csu, Fdp e Verdi, l’idea di un esecutivo di minoranza non sembra convincere la cancelliera. E intanto c’è già chi sottolinea come l’instabilità politica in Germania rappresenti una preoccupazione per l’UE molto più della Brexit. Altro tema scottante, quest’ultimo, che però potrebbe proprio in queste ore – mentre la Regina Elisabetta e il principe Filippo festeggiano i 70 anni di matrimonio – avere trovato un punto di svolta. Secondo le indiscrezioni dei media inglesi, infatti, una parte dei ministri del governo di Theresa May avrebbe accettato la proposta della premier di alzare l’offerta per saldare il conto con Bruxelles in vista del divorzio con l’UE. La cifra dovrebbe raggiungere i 40 miliardi di sterline, ma la condizione è che vi sia massima disponibilità nella seconda fase dei negoziati, quella relativa agli accordi commerciali. «Raggiungere un accordo con l’Unione europea è di gran lunga l’esito più probabile e il migliore per il nostro paese», ha affermato il ministro per la Brexit, David Davis. Ma in un secondo momento ha anche aggiunto che il mancato raggiungimento di un accordo, il cosiddetto “no deal”, è ancora possibile.