di Annarita D’Agostino

La famiglia come ‘pilastro’ fondamentale del nostro sistema economico e sociale: è questa l’immagine che il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, sceglie per presentare il tema della terza Conferenza nazionale sulla famiglia, inaugurata oggi in Campidoglio, a Roma. “Non si tratta solo di un omaggio retorico, un riconoscimento generico, il ruolo della famiglia è un fondamento della Repubblica”. Se questo è vero, allora il Paese si aspetta misure concrete a favore dei nuclei portanti della nostra società: “abbiamo un vantaggio temporale sul prossimo confronto sulla Legge di stabilità” ha detto Ornella Petillo, che rappresenta l’Ugl alla Conferenza, “e questo ci permette di chiedere che si mettano al centro del dibattito politiche come il quoziente familiare”.
Un invito a fare di più arriva anche dal presidente della Camera, Laura Boldrini, che avverte: “Se vogliamo uscire dal discorso retorico sulla famiglia dobbiamo partire da questo numero: 474mila, i nuovi nati. Perché i nostri figli non pensano a diventare genitori? Cosa impedisce loro di fare questo progetto? Non lo vogliono? Ritengono che la famiglia sia passata di moda?”. Purtroppo no: “Dietro questa scelta – dichiara Boldrini – non c’è la mancanza di desiderio di genitorialità, ma come si può pensare ad un progetto di coppia, ad avere un alloggio, a crescere dei figli se si vive una vita di precarietà, se si sta attaccati al telefono ad aspettare un sms per il job on call?”.
Servono più investimenti, nell’occupazione, nel welfare, nell’istruzione, nella lotta alla violenza domestica, partendo dalla consapevolezza che sono misure necessarie per creare benessere e ricchezza. Altrimenti, le tante proposte avanzate dalla Conferenza saranno sempre accantonate a causa dei soliti ‘margini finanziari ristretti’.