di Claudia Tarantino

Il report mensile dell’Inps sulle ore di Cig segnala che “ad agosto le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate è stato pari a 19,6 milioni, in calo del 36,6% rispetto allo stesso mese del 2016 (30,9 milioni)”.
Per quanto il dato sembri positivo, non sempre ad una riduzione dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali corrisponde un immediato miglioramento nel mercato del lavoro perché, se così fosse, non ci troveremmo ad esempio di fronte a dati della disoccupazione ancora così allarmanti.
E’ di oggi, inoltre, anche il rapporto sul precariato dello stesso Istituto, che riferisce come “nei primi sette mesi dell’anno” siano in calo i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Tra gennaio e luglio, infatti, “il maggior contributo è dato dalle assunzioni a tempo determinato (+25,9%) e dall’apprendistato (+25,9%), mentre quelle a tempo indeterminato sono diminuite del 4,6%”.
Bisogna dunque essere cauti ed andare, oltre le prime impressioni, ad analizzare quanto su questi dati pesino i licenziamenti avvenuti negli scorsi anni, il dilagare del lavoro precario ed il notevole aumento del costo per le imprese nell’utilizzo della cassa integrazione.
Nel dettaglio, l’Inps comunica che “le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate ad agosto 2017 sono state 6,2 milioni, in calo del 19,4% rispetto ad agosto 2016 (7,7 mln). In particolare, la variazione tendenziale è stata pari a -12,4% nel settore Industriale; -35,3% nel settore Edilizia. La variazione congiunturale registra nel mese di agosto 2017 rispetto al mese precedente un decremento pari al 6,6%”.
Quindi, anche se la produzione ha smesso di essere in caduta libera, soprattutto in alcuni settori, e lentamente sta riprendendo a crescere privilegiando quelle imprese che meglio di altre hanno saputo, o potuto, innovare i processi produttivi, non è ancora possibile dire che la crisi sia passata.
Per quanto riguarda la Cigs, “le ore autorizzate ad agosto sono state pari a 11,7 milioni, di cui 5,4 mln per solidarietà, registrando una diminuzione pari al 37,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, che registrava 18,6 milioni di ore autorizzate. Ad agosto 2017 rispetto al mese precedente si registra una variazione congiunturale pari al -54,5%”.
Mentre, gli interventi in deroga sono stati pari a “1,7 mln di ore autorizzate ad agosto 2017 con un decremento del 63% se raffrontati con agosto 2016, mese nel quale erano state autorizzate 4,6 milioni di ore. La variazione congiunturale registra nel mese di agosto 2017 rispetto al mese precedente un decremento pari al 35,5%”.
E’ evidente, quindi, la necessità non solo di garantire la prosecuzione delle misure per il sostegno al reddito, ma anche di moltiplicare le opportunità di inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro. Solo attraverso un’efficace strategia in favore dell’occupazione, quella stabile e tutelata però, la crisi potrà dirsi superata.