Greenpeace Grecia e il Wwf hanno definito, l’incidente avvenuto la scorsa notte nel Golfo Saronico, uno dei peggiori disastri ambientali degli ultimi anni, la cui gravità, sempre secondo la loro denuncia, sarebbe stata sottovalutata. Infatti quanto avvenuto cinque giorni fa pesa ancora sullo stato di salute del mare e dei suoi numerosi abitanti. Agia Zoni II, la  petroliera con 45 anni di servizio è affondata al largo dell’isola di Salamina mentre si trovava all’àncora nelle prime ore di domenica.

Al momento dell’incidente le condizioni del mare erano calme. Il carico conteneva 2.500 tonnellate di petrolio. Dai primi riscontri è emerso che solamente due degli undici membri dell’equipaggio, il comandante e il capo ingegnere, si trovavano a bordo della nave al momento dell’incidente. Entrambi sono indagati per negligenza. L’affondamento della petroliera ha spinto i sindaci della fascia costiera e dei comuni a sud della capitale ad emettere, in via precauzionale, l’ordinanza di chiusura di molte spiagge e baie. Intanto, in queste ore, proseguono le operazioni di contenimento della temibile macchia di petrolio.