di Annarita D’Agostino

In dirittura d’arrivo la fusione fra Fs e Anas: con l’approvazione dei contratti di programma per l’Ente nazionale per le strade e Rete Ferroviaria Italiana, il Cipe suggella le nozze dei big dei trasporti italiani, destinando oltre 40 miliardi complessivi a progetti stradali e ferroviari.
Per Anas, il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha approvato un Piano pluriennale di investimenti per il periodo 2016-2020 che “prevede circa 23,4 miliardi di euro – si spiega in una nota – che, sommati a circa 6,1 miliardi di interventi in fase di attivazione ed in corso di esecuzione, porta il valore totale degli investimenti  previsti a circa 29,5 miliardi di euro, di cui circa 21,9 miliardi sono finanziati”. Inoltre, la Conferenza Unificata Stato-Regioni ha raggiunto l’intesa sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale, trasferendo ad Anas la gestione di 3.523 chilometri di strade regionali.
Il contratto di programma di Rfi ‘parte Investimenti 2017-21’ finalizza le risorse stanziate con la Legge di Stabilità 2017, pari a circa 10 miliardi di euro, che si aggiungono agli investimenti previsti con altri provvedimenti, per un totale di oltre 13 miliardi di euro a disposizione con il Contratto 2012-2016.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha espresso grande soddisfazione per il via libera del Cipe ai contratti: per Anas “c’è un parco progetti di enorme rilevanza e poi dal 2019 c’è il corrispettivo, il nuovo meccanismo in cui non ci sono più i trasferimenti in conto capitale ma i corrispettivi a seconda dei servizi che si forniscono. E’ davvero una rivoluzione culturale e una buona notizia per gli investimenti pubblici” che potranno essere programmati ed eseguiti su base pluriennale.
Sulla valutazione dei servizi “ci sono dei criteri di qualità e di vigilanza da parte nostra”: per il ministro si tratta di “una novità molto, molto rilevante” che “peraltro era una delle premesse per la fusione con Ferrovie dello Stato, quindi una buona notizia”. Per quanto riguarda il contratto Fs “ingenti somme vanno a seguire quelle altrettanto corpose recate negli ultimi due anni a vantaggio della cura del ferro – commenta Delrio – dai corridoi europei, alla sicurezza, all’ultimo miglio, alle ferrovie minori e tpl”.
In un’intervista al quotidiano Il Messaggero, anche l’ad di Fs, Renato Mazzoncini, ha dichiarato che la fusione con Anas “sarà un’operazione epocale per il Paese, si potranno programmare insieme le infrastrutture per gomma e ferro, con sinergie tecnologiche, economie di scala per miliardi, più efficienza e rapidità d’intervento. E insieme saremo più forti anche all’estero”. Una prospettiva invitante che, però, al momento, sembra lontana, tanto che oggi, anche all’estero, siamo conosciuti per i gravi disagi provocati dall’interruzione della linea ferroviaria Roma – Fiumicino Aeroporto: ritardi fino a 60 minuti e limitazioni alla circolazione, con buona pace dei tanti viaggiatori, italiani e stranieri, che avevano un volo da prendere.