di A.M.

Il turismo in Italia sopravvive. Eppure è un settore che potrebbe davvero incassare tanto e contribuire con forza (proprio come avviene in Francia) alla crescita del Pil.
Nel 2016 in Italia sono arrivati quasi 56 milioni di visitatori stranieri, cioè l’1 per cento in più dell’anno prima. Il dato, di per sé positivo (nel 2015 c’era stato un aumento addirittura vicino al 7%, anche grazie ad eventi come Expo), si scontra con due elementi negativi. Uno è il calo dei turisti italiani: nel 2016 gli arrivi sono stati il 2% in meno rispetto all’anno prima, mentre le presenze sono diminuite dell’uno per cento.
L’altro è che rispetto al passato gli stranieri si fermano meno tempo e quindi spendono meno. Secondo Confcommercio Confturismo, dal 2001 c’è stato un mancato guadagno di 45 miliardi di euro. E non bastano nemmeno gli esempi virtuosi come quello di Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016 che nei primi tre mesi ha registrato una crescita del 39% dei turisti e del 42% degli ingressi nei musei, a spalancare scenari ottimistici. L’Italia tutta, a partire da Roma, può dare e avere di più.
L’industria turistica italiana vale, infatti, oltre 70 miliardi di euro (ovvero il 4,2% del Pil) che salgono a 172,8 miliardi di euro (il 10,3% del Pil) se si aggiunge anche tutto l’indotto. E in questo contesto la Sicilia con oltre 14,5 milioni di presenze turistiche, si piazza al 9° posto fra le regioni italiane. Questi sono i dati presentati oggi dal Touring Club Italiana insieme ad Unicredit.
Nel Rapporto si evidenziano i principali mercati esteri di provenienza che per la Sicilia nel 2015 sono stati, nell’ordine, la Francia (20,8%), la Germania (15,6%) e il Regno Unito (9,3%). Inoltre, il settore turistico siciliano ha una quota del 5,4% sul valore aggiunto nazionale, dando lavoro a oltre 66.000 addetti (distribuiti fra alloggio e ristorazione) che costituiscono l’8,9% del totale occupati in Italia.
Ai primi posti, per presenze turistiche, si confermano il Veneto con 63,2 milioni, la Toscana con 44,3 milioni e la Lombardia con 37,8 milioni. Roma non viene proprio citata, eppure preserva un patrimonio di inestimabile e unico valore al mondo.