di Caterina Mangia

Anche i lavoratori, come lo yogurt, “scadono”: il 25esimo compleanno festeggiato con la perdita del lavoro per i dipendenti della casa di moda Abercrombie &Fitch è possibile, e per l’Unione europea è anche legittimo.
E’di oggi una notizia riguardante una sentenza della Corte Ue sulla vicenda di A.B., magazziniere notturno dal 2010 per l’azienda, assunto prima a tempo determinato e poi stabilizzato, che improvvisamente, nel 2012, si è accorto di non essere stato inserito nelle turnazioni di luglio. Dopo aver chiesto chiarimenti all’amministrazione del personale, l’incredibile risposta: con lo scoccare dei suoi 25 anni, il suo rapporto di lavoro si intendeva interrotto “a causa del venir meno del requisito soggettivo dell’età”. Insomma, A.B. è “scaduto” a soli 25 anni.
Secondo la Corte Ue tutto questo è lecito, perché il lavoratore è stato assunto con un contratto per gli under 25, messo a punto per incrementare l’occupazione giovanile.
Secondo la corte Ue, le misure che prevedono il licenziamento nel giorno del 25esimo compleanno sono compatibili con la normativa comunitaria: anche se “introducono certamente una differenza di trattamento dei lavoratori fondata sull’età”, la  “differenza di trattamento è giustificata dalla finalità di favorire l’occupazione giovanile” perché consente agli under 25 “non tanto di ottenere un lavoro stabile quanto piuttosto di avere una prima esperienza lavorativa funzionale al successivo accesso al mercato del lavoro”.
Va spiegato ad A.B., che non ha ricevuto davvero un bel regalo per l’anniversario della nascita: adesso anche i giovani lavoratori possono avere una data di scadenza.