di Antonella Marano

“Il futuro di Bagnoli è un faro per la rinascita del Mezzogiorno e anche per tutta l’Italia. Bagnoli che torna a fiorire, rinasce non soltanto per i cittadini di Napoli ma per la Campania e per l’intero Mezzogiorno”.
Queste sono le parole di Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno che incorniciano, dopo anni di attesa, una giornata storica: la firma dell’intesa inter-istituzionale sul piano di bonifica e rigenerazione urbana dell’area di Bagnoli-Coroglio.
Il documento finale siglato presso la Prefettura del capoluogo partenopeo da Governo, Regione Campania e Comune di Napoli accende definitivamente il semaforo verde ad un’attività di bonifica e di ‘rinascita’ urbano auspicata da tempo.
Firmatari dell’accordo, oltre che il ministro De Vincenti, Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania e Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, alla presenza del Commissario di Governo, Salvo Nastasi e dell’Amministratore Delegato di Invitalia, Domenico Arcuri.
Per Invitalia, soggetto attuatore del programma nonché stazione appaltante per l’affidamento dei lavori di bonifica ambientale e di realizzazione delle opere infrastrutturali, si apre la fase di piena esecutività, dopo la ratifica definitiva prevista per il 27 luglio a Roma dalla cabina di regia.

Il nuovo ‘volto’ di Bagnoli prevede una spiaggia pubblica lunga 2 km e larga da 60 a 120 metri, un porto turistico,  nuclei di archeologia industriale, un polo di ricerca scientifica, alberghi e  un enorme parco naturale. Un progetto che il quartiere della zona occidentale di Napoli, che nel Novecento ha ospitato lo stabilimento dell’Italsider, aspettava da ben venticinque anni.  Il cronoprogramma generale dell’opera prevede la conclusione degli ultimi  interventi di rigenerazione (il nuovo edificato e il parco) nel 2024. Governo,  Regione e Comune concordano sull’assetto della nuova linea di costa, che  rappresenterà un raccordo tra gli arenili esistenti e che sarà più avanzata  della linea di costa del 1929 e di quella attuale.
Lungo la spiaggia, nel salto di quota derivante dalla demolizione della  colmata, troveranno posto volumi commerciali, mentre scompare quello che resta  dello Science Centre di Città della Scienza, incendiato il 4 marzo 2013, e che  sarà ricostruito alle spalle dei volumi già esistenti del polo di ricerca e  divulgazione scientifica. Lungo il percorso fronte mare resteranno solo i  ruderi dell’antica vetreria.  Tra le tante novità il progetto prevede la demolizione del Circolo  Ilva, il recupero e la rifunzionalizzazione dell’ex Archivio Ilva e il recupero  del Borgo Coroglio, con la riqualificazione degli edifici non abusivi. A sud  del borgo sarà demolito l’edificato esistente per il completamento del  waterfront e la realizzazione del Centro di Preparazione Olimpica (Cpo) della  vela, da realizzarsi con la Federazione Italiana Vela che ha gi fornito un  primo dimensionamento delle strutture necessarie.  Nell’area ex Eternit sarà realizzato il “Miglio azzurro”, con l’obiettivo di  realizzare un sistema integrato nel quale ricerca scientifica, applicazione  industriale, dimostratori tecnologici e imprese di filiera collaborino per  l’identificazione e industrializzazione di soluzioni innovative nel campo dello  sviluppo ecosostenibile e dell’economia del mare. Nel lato interno dell’area,  le parti concordano sull’impegno all’individuazione di percorsi di  sostenibilità per il recupero e la funzionalizzazione delle tre opere  esistenti: Porta del Parco, Parco dello Sport e Turtle Point, senza escludere  modifiche ai progetti approvati e alle parti già collaudate.

“L’intesa prevede il completamento della bonifica integrale – ricorda il ministro -, la rimozione integrale della colmata e la conca di Bagnoli che torna a disposizione dei cittadini di Bagnoli, di Napoli e di tutto il mondo”.
De Luca ringrazia “il governo per la disponibilità finanziaria messa a disposizione senza la quale non avremmo potuto riprendere in mano alcun ragionamento su Bagnoli” e auspica che “ora tutto possa andare avanti in maniera rapida senza ulteriori ostacoli”.
Entro la fine dell’anno si procederà con la gara per affidare la bonifica. “Nei primi mesi del 2018 si può ragionare con l’inizio effettivo della bonifica e non solo con la messa in sicurezza come avvenuto fino a ora” – ha spiega il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris. “L’intesa rappresenta una cornice che indica paletti, idee, limiti invalicabili. Ora le istituzioni la devono riempire nel rispetto dell’accordo istituzionale. I prossimi mesi saranno determinanti per la sua attuazione”.

L’auspicio è che realmente l’intesa porti i frutti sperati: la ‘primavera’ di un territorio messo a dura prova da molteplici difficoltà non solo economiche.