Quello che si sta consumando in queste ore principalmente tra Lazio, Toscana e Campania è un vero e proprio disastro ambientale alimentato dalla mano ‘criminale’ dei piromani.

In una settimana le fiamme hanno divorato un’area della Penisola grande quanto quella bruciata in tutto il  2016.

Dall’8 al 15 luglio, secondo lo European Forest Fire  Information System (Effis) della Commissione europea, i roghi  hanno interessato 27.167 ettari. Nel 2016, secondo il rapporto “Ecomafia” di Legambiente, erano andati a fuoco piu’ di 27mila  ettari. Dall’inizio dell’anno al 15 luglio, stando all’Effis, le  fiamme hanno avvolto un’area di 52.374 ettari. Di questi, 34.956  sono bruciati nei primi 15 giorni del mese corrente.

Gli incendi che divampano in questi giorni “spesso sono il risultato di azioni di criminali da punire con forte determinazione e grande severità”, questo è stato il commento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un pensiero condiviso con forza da tanta gente, lavoratori e famiglie che stanno vivendo momenti di profonda tensione.  Le azioni di contrasto vengano anticipate da una concreta azione di prevenzione.

Peccato che, in questi ultimi mesi, abbiamo subìto lo smantellamento della Forestale, per non parlare dei gravi ritardi delle Regioni nell’approntare i piani di intervento anti incendio boschivo e nel sottoscrivere le convenzioni con i Vigili del fuoco per affrontare i roghi. Una situazione che affonda le sue radici nel dettato della riforma Madia della Pa che non e’ stato seguito da una valutazione dei suoi effetti. Il risultato e’ che mancano mezzi e competenze.

L’Allarme della Coldiretti

Ci vorranno almeno quindici anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla devastante ondata di incendi favorita dall’azione dei piromani che provoca un costo per la collettivita’ stimabile in circa diecimila euro all’ettaro percorso dalle fiamme. Oltre alla drammatica perdita di vite umane, gli incendi – sostiene la Coldiretti – hanno pesanti effetti dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversita’ (distrutte piante e uccisi animali) e alla distruzione di ampie aree di bosco che sono i polmoni verdi del Paese e concorrono ad assorbire l’anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici.

Insieme alle disdette provocate in molti agriturismi sono gravi anche i danni diretti registrati alle coltivazioni agricole, le perdite di animali con la distruzione di numerosi fabbricati rurali. Anche specialita’ alimentari tradizionali – precisa la Coldiretti – sono andate perse come vigneti, oliveti e pascoli.