di Claudia Tarantino

Se lo 0,7% reso noto ieri dall’Istat in riferimento alla produzione industriale di maggio 2017 nel nostro Paese ha fatto parlare addirittura di “balzo” rispetto al mese precedente, ci pensano i dati Eurostat di oggi a riportare con i piedi per terra chi si è lasciato prendere da facili entusiasmi.
L’Ufficio Statistico dell’Unione Europea, infatti, pur confermando una salita nella zona euro dell’1,3%, sottolinea come tra gli Stati membri gli incrementi maggiori si siano registrati, su base mensile, in Lituania (+3.8%), in Romania (+3,5%) e in Repubblica Ceca (+3,3%), mentre la produzione industriale dell’Italia raggiunge solo lo 0,7%.
Anche su base annua il nostro Paese non si distingue, dal momento che, per Eurostat, “gli incrementi maggiori si sono registrati in Romania (+14,6%, Estonia (+12,6%) e in Repubblica Ceca (+10,7%)”, mentre l’Italia si ferma al 2,8%. Non raggiunge, quindi, nemmeno il 4% che è il dato relativo alla crescita, su base annuale, della produzione industriale europea.
Peggio di noi, però, hanno fatto sicuramente i Paesi contrassegnati dal segno meno, come il Portogallo (-1%), Malta (-0,9%) e Regno Unito (-0,1%).
Senza dimenticare che se l’industria timidamente dà qualche segnale di vita, la disoccupazione, sopratutto quella giovanile, regna ancora sovrana.